E' esattamente quello che sto cercando di fare. Con NotebookLM e Claude e forse Notion.
No-code (non è una scelta, l'ultima volta che ho scrito codice era in Fortran). Poi vediamo, ogni giorno cado nella trappola dell'implementazione, anche se sto scrivendo un bel PRD AI-Style
ciao! ho un amico che dopo anni nella stessa cooperativa ha mollato di colpo e ora è confuso e non sa che fare. è un uomo di 50 anni. Non avresti un prompt (bello come quello della giornata lavorativa) che lo aiuti a schiarirsi le idee?
Ciao Cecilia, premesso che l'AI non fa miracoli, che nessuno li fa e che ogni cambiamento ha a che fare solo e soltanto con noi stessi, puoi provare questo https://workafter.substack.com/p/prompt-work-after-context - Fammi sapere come va!
Certo Matteo, le premesse di "vita vera, l'AI non fa miracoli" la do per scontata. Grazie mille per l'aiuto, trovo molto interessanti i tuoi articoli, mi sono iscritta da pochissimo quindi con calma leggerò gli arretrati, cioè solo quando l'altro prompt della giornata lavorativa mi darà il suo permesso :D
Grazie Matteo, tutti i tuoi post sono interessanti ma gli ultimi due sono anche particolarmente actionable 😊 Bel Proof Of Concept. Non sto ad elencare le possibili limitazioni per renderlo un prodotto perché le saprai meglio di me 😉 ma sentivo giusto oggi al TG di una AI deployata ai centri per l'impiego ... L'hai fatta tu per caso? 😁👏🏼 Grazie ancora per gli spunti interessanti
NotebookLM è strutturato proprio per questo tipo di esperimenti, non ho benchmark rispetto a Claude o ChatGPT, ma ho fatto lo stesso con alcuni pdf di manuali che avevo a tema marketing. Molto utile. Fare un manuale oggi, senza un'estensione del genere in bundle, è uno spreco
NotebookLM è una bomba! Anche perché a differenza di altri sistemi non allucina.
La differenza fondamentale che mi fa scegliere uno strumento rispetto a un altro è il contesto: Claude o simili hanno tanti meccanismi di personalizzazione e più li usi più imparano. Sono più veloci e più bravi ad adattare l'informazione al tuo contesto semplicemente perché ti conoscono meglio.
Matteo sempre ottime le tue provocazioni quindi te ne offro un'altra.
Le nostre competenze hanno valore e significato solo se sono utilizzate in una relazione. La conoscenza ha significato solo se resa esplicita. Ora mi chiedo: dato che oggi con gli LLMs tutto ciò che è esplicitato può essere sostanzialmente reso accessibile a costo marginale zero e reso azionabile, perché pensare a limitazioni della proprietà intellettuale e non riconoscere la natura eminentemente trasformativa di come il nostro sapere socializzato si manifesta come una incredibile forza nuova e produttiva? D'altronde tutto è un remix: possiamo (specie in un epoca di intelligenza sintetica che - secondo alcuni recenti paper ragiona in maniera adduttiva!) pensare di essere in grado di personalizzare così tanto il nostro contributo singolo, unico e ritenerlo così importante?
Credo che i professionisti non debbano limitarsi a ripensare il loro modello di business, ma spingersi più avanti nel partecipare all'evoluzione dei sistemi socio-tecnici, avere ambizioni nuove e sociali, istituenti... dove l'AI non sia solo uno strumento ma sia un soggetto (una soggettività) nuovo.
Io sono con te Simone! Ovviamente l'argomento richiede un livello di profondità completamente diverso. Dall'altra parte è giusto lanciare delle provocazioni per metterci in guardia, o meglio, prepararci al tipo di futuro in cui potremmo vivere. Per i professionisti vuol dire ragionare molto bene sul tipo di valore che portano e trovare dei modi nuovi per proteggerlo e monetizzarlo. Se non lo fanno loro, qualcun altro potrebbe farlo per loro.
Grazie Cristiano, visione interessante anche se lascia un punto in sospeso: posso anche diventare incompatibile con la mia copia, ma siamo sicuri che per questo io valga di più? Alla prossima!
Ciao Daniele, non mi serve un bot Whatsapp anche perché credo che nessuno voglia whatsappare con il mio bot 😅 È un esempio per far vedere il processo, non per creare un prodotto (che onestamente sarebbe irrilevante). Ciao!
Qualcosa che mixa formazione, informazione e consulenza ;-)
Eh eh! È arrivata l’AI 😱
Uno dei post più stimolanti e futuristici (ma concreti) che abbia letto. Grazie Matteo
Grazie Alfredo! Seguiranno sicuramente altri post di questa serie :) A presto!
E' esattamente quello che sto cercando di fare. Con NotebookLM e Claude e forse Notion.
No-code (non è una scelta, l'ultima volta che ho scrito codice era in Fortran). Poi vediamo, ogni giorno cado nella trappola dell'implementazione, anche se sto scrivendo un bel PRD AI-Style
ciao! ho un amico che dopo anni nella stessa cooperativa ha mollato di colpo e ora è confuso e non sa che fare. è un uomo di 50 anni. Non avresti un prompt (bello come quello della giornata lavorativa) che lo aiuti a schiarirsi le idee?
Ciao Cecilia, premesso che l'AI non fa miracoli, che nessuno li fa e che ogni cambiamento ha a che fare solo e soltanto con noi stessi, puoi provare questo https://workafter.substack.com/p/prompt-work-after-context - Fammi sapere come va!
Certo Matteo, le premesse di "vita vera, l'AI non fa miracoli" la do per scontata. Grazie mille per l'aiuto, trovo molto interessanti i tuoi articoli, mi sono iscritta da pochissimo quindi con calma leggerò gli arretrati, cioè solo quando l'altro prompt della giornata lavorativa mi darà il suo permesso :D
😂 ahahah! Grazie a te!
Da approfondire ma molto interessante
Grazie Matteo, tutti i tuoi post sono interessanti ma gli ultimi due sono anche particolarmente actionable 😊 Bel Proof Of Concept. Non sto ad elencare le possibili limitazioni per renderlo un prodotto perché le saprai meglio di me 😉 ma sentivo giusto oggi al TG di una AI deployata ai centri per l'impiego ... L'hai fatta tu per caso? 😁👏🏼 Grazie ancora per gli spunti interessanti
Grazie Aldo! No giuro che non c'entro nulla :) Alla prossima!
NotebookLM è strutturato proprio per questo tipo di esperimenti, non ho benchmark rispetto a Claude o ChatGPT, ma ho fatto lo stesso con alcuni pdf di manuali che avevo a tema marketing. Molto utile. Fare un manuale oggi, senza un'estensione del genere in bundle, è uno spreco
NotebookLM è una bomba! Anche perché a differenza di altri sistemi non allucina.
La differenza fondamentale che mi fa scegliere uno strumento rispetto a un altro è il contesto: Claude o simili hanno tanti meccanismi di personalizzazione e più li usi più imparano. Sono più veloci e più bravi ad adattare l'informazione al tuo contesto semplicemente perché ti conoscono meglio.
Matteo sempre ottime le tue provocazioni quindi te ne offro un'altra.
Le nostre competenze hanno valore e significato solo se sono utilizzate in una relazione. La conoscenza ha significato solo se resa esplicita. Ora mi chiedo: dato che oggi con gli LLMs tutto ciò che è esplicitato può essere sostanzialmente reso accessibile a costo marginale zero e reso azionabile, perché pensare a limitazioni della proprietà intellettuale e non riconoscere la natura eminentemente trasformativa di come il nostro sapere socializzato si manifesta come una incredibile forza nuova e produttiva? D'altronde tutto è un remix: possiamo (specie in un epoca di intelligenza sintetica che - secondo alcuni recenti paper ragiona in maniera adduttiva!) pensare di essere in grado di personalizzare così tanto il nostro contributo singolo, unico e ritenerlo così importante?
Credo che i professionisti non debbano limitarsi a ripensare il loro modello di business, ma spingersi più avanti nel partecipare all'evoluzione dei sistemi socio-tecnici, avere ambizioni nuove e sociali, istituenti... dove l'AI non sia solo uno strumento ma sia un soggetto (una soggettività) nuovo.
Vedremo!
Io sono con te Simone! Ovviamente l'argomento richiede un livello di profondità completamente diverso. Dall'altra parte è giusto lanciare delle provocazioni per metterci in guardia, o meglio, prepararci al tipo di futuro in cui potremmo vivere. Per i professionisti vuol dire ragionare molto bene sul tipo di valore che portano e trovare dei modi nuovi per proteggerlo e monetizzarlo. Se non lo fanno loro, qualcun altro potrebbe farlo per loro.
Vedremo :)
Il problema non è se verremo trasformati in software, è che lo siamo sempre stati, solo che prima non c’era un’interfaccia leggibile.
L’intelligenza artificiale non fa altro che rendere serializzabile ciò che prima era opaco: modelli mentali, logiche decisionali, strategie implicite.
Il punto vero è un altro:
Chi ha il diritto di deployare la tua mente?
Chi decide quando una tua versione è stabile? Chi scrive i changelog? Chi distribuisce gli update?
La proprietà intellettuale è solo la superficie.
Sotto c’è un problema metafisico: se ti possono usare senza averti, ti possiedono lo stesso?
Chi lavora nel digitale ha una sola scelta: diventare incompatibile con la propria copia.
Grazie Cristiano, visione interessante anche se lascia un punto in sospeso: posso anche diventare incompatibile con la mia copia, ma siamo sicuri che per questo io valga di più? Alla prossima!
Magari ce ne fosse solo uno di punti in sospeso…
😂 vero!
Sempre tra le letture più interessanti. Ormai stabilmente nella mia top 5 di contenuti che leggo ogni settimana.
PS: Inizio a mettere i soldi da parte per comprare la 2.0!😊
Grazie Antonio! Ahahah fai bene perché tra poco usciranno parecchie nuove versioni :) A presto e buona domenica!
Con questo posto ho svoltato la giornata 🙏
Grazie Nadia! 🙏
Perché non creare semplicemente un bot Whatsapp?
Ciao Daniele, non mi serve un bot Whatsapp anche perché credo che nessuno voglia whatsappare con il mio bot 😅 È un esempio per far vedere il processo, non per creare un prodotto (che onestamente sarebbe irrilevante). Ciao!
Ora prendo il file e faccio ciaoworkaftercicci
Noooo ahahahah 😂