Lo stipendio è buono, l’ufficio è bello, l’azienda è prestigiosa.
E poi ci sono i benefit: il bonus produttività , due giorni di smart alla settimana, l’abbonamento gratuito alla palestra.
Ma allora perché il recruiter fatica così tanto a convincere il giovane professionista ad accettare il posto? Che cosa vuole di più questa incontentabile Gen Z?
Vuole fare un lavoro che abbia senso, ecco cosa vuole. Vuole sapere perché, prima di sapere come e per quanti soldi.
L’igiene orale non basta
Finora abbiamo pensato al benessere aziendale come a una forma di compensazione.
Il lavoro è stressante, ok, ma puoi andare in palestra.
Quello che fai non è un granché, ma prendi un po’ di soldi in più.
E poi ti puoi fare una pulizia dei denti a spese dell’azienda.
Oggi però lavoratori e lavoratrici non si accontentano più di essere risarciti.
Non vogliono conciliare vita e lavoro: vogliono che il lavoro sia una parte del loro progetto di vita. Che renda la vita più interessante e compiuta.
Non vogliono un lavoro reso più sopportabile dai benefit. Vogliono un lavoro che abbia valore in sé. Un lavoro significativo.
Dimmi che senso ha
Il lavoro è significativo quando le persone sentono che è importante e degno di essere fatto. Quando la prima risposta a perché lo fai non è perché mi pagano.
Più in profondità , il lavoro è significativo quando:
è vario: prevede attività diverse e richiede di esercitare competenze diverse;
è visibile: crea risultati tangibili, e permette di vedere avanzamenti e progressi;
genera impatto: su chi lo fa, sugli altri, sulla società ;
è finalizzato: ha uno scopo chiaro e condiviso;
è culturale: permette alle persone di partecipare alla creazione di senso collettiva;
è relazionale: costruisce e rafforza i rapporti interpersonali;
è conoscitivo: aiuta le persone a conoscersi, a misurare forze e debolezze, a calibrare le aspirazioni, a navigare le difficoltà ;
è una missione: permette alle persone di realizzare ciò per cui sentono di essere nate;
è trascendente: va al di là della mera esecuzione di un compito, connette le persone agli scopi, i valori, le pratiche di un’organizzazione, e le fa sentire parte di una collettività più ampia.
Lavorare bene
Quando sentono di fare un lavoro significativo, le persone lavorano meglio.
Il lavoratore felice non è solo un essere umano più soddisfatto: è un lavoratore migliore. Più produttivo e più efficace.
La motivazione aumenta l’impegno, l’efficienza, l’adesione agli obiettivi dell’azienda. Fare qualcosa che ha senso ci spinge a reclamare l’ownership dei progetti, a prenderci responsabilità , a coltivare un senso di cittadinanza, ovvero di appartenenza attiva all’organizzazione.
Il rapporto con l’organizzazione si rafforza: crescono partecipazione, presenza, coinvolgimento. Chi sente di fare un lavoro significativo diffonde positività nell’ambiente di lavoro: è più collaborativo, meno aggressivo, ripone fiducia nell’organizzazione e non pensa a lasciarla.
E poi vive meglio: è più felice, ha una vita personale più ricca ed equilibrata, non percepisce un conflitto tra vita e lavoro. Sente di contribuire in modo significativo al bene comune e allo sviluppo della società .
In pratica
Per la tua organizzazione
Il classico incentivo transazionale - lavori di più, ti do di più - funziona sempre meno. Le organizzazioni più evolute devono soprattutto trovare il modo di creare ambienti favorevoli al lavoro significativo. Come si fa?
Chiarezza
Definisci e condividi lo scopo della tua organizzazione: perché esiste? A che serve quello che fa? Perché e per chi è indispensabile?
AutenticitÃ
Resta fedele allo scopo che dichiari: i leader fanno quello che dicono, cioè vivono e guidano l’organizzazione con onestà e coerenza rispetto ai principi.
Rispetto
Coltiva le relazioni, ascolta, e quando è il momento fatti da parte: lascia spazio alle interazioni che possono generare valore.
Rilevanza
Riconosci e rendi evidente il contributo di ogni collaboratore. Spiegagli perché il suo apporto è vitale per il successo e il benessere dell’organizzazione.
Autonomia
Favorisci l’iniziativa personale, la sperimentazione, l’innovazione, lo scambio di idee, e fai in modo che le persone siano sempre nelle condizioni di provarci.
Per te
È difficile uscire dalla mentalità del lavoro come task, procedura, compito remunerato con dei benefit. Anche le persone devono impegnarsi per trovare la loro strada verso il lavoro significativo.
Punti di forza
Trova i tuoi punti di forza e mettili all’opera. Anche se significa andare oltre e al di là di quello che ti viene chiesto.
Personalizzazione
Mettiti in gioco nel lavoro, fallo tuo, allinealo alla tua visione del mondo. Prenditi responsabilità e prendi l’iniziativa.
Integrazione
Fai in modo che il lavoro aggiunga significato alla tua vita. Usa il lavoro per arricchire le tue esperienze, e la tua esperienza di vita per arricchire il lavoro.
Risonanza
Trova nei valori e negli obiettivi della tua organizzazione qualcosa che risuoni con i tuoi valori e i tuoi obiettivi.
Espansione
Fai in modo che il lavoro ti renda più di te stesso: lavora anche per gli altri, per il bene comune, per lo sviluppo della collettività .
Ciao Matteo, questa volta ti ringrazio copiando i punti che mi hanno ispirato e le riflessioni che ne sono nate.
n. 1 "...Vuole fare un lavoro che abbia senso, ecco cosa vuole. Vuole sapere perché, prima di sapere come e per quanti soldi."
(R) un lavoro che aiuti a riscoprire il senso della tua vita e del tuo lavoro (mai "trovare", perchè siamo solo distratti e dobbiamo solo ritrovare e riscoprire). So che generalizzare espone all'incomprensione e che sto facendo una forzatura: la Gen Z è una generazione nata in un contesto che non facilita la riflessione e la noia ovvero "attività " (si la noia è una attività ) che facilitino la centratura, l'allineamente con il "perchè interiore" e l'agire esteriore. E quindi quando un Gen Z approda in una azienda vuole, pur inconsapevolmente per lo più, essere aiutato/a a ritrovarsi e poi allineare il proprio perchè con il perchè e l'impatto sociale dell'azienda.
n.2 "Il lavoratore felice non è solo un essere umano più soddisfatto: è un lavoratore migliore. Più produttivo e più efficace"
(R) felice se è generativo ovvero in grado di creare qualcosa che poi sia frutto per se e per gli altri, che abbia quindi impatto sostanziale e concreto per se e per gli altri. Un impatto che venga anche riconosciuto con facilità da se stessi e dagli altri. Ecco un lavoro felice.
GRAZIE!